martedì 25 agosto 2015

Un cuore, le mani sul petto.

Mamma, ho male.
Dove tesoro?
Qui (indica il petto).
Ma io non vedo niente...
No, mamma, dentro. Qui, in fondo.
Apri la bocca. No, non vedo nulla è tutto ok.
Mamma, non puoi vedere niente da lì, è più giù.
Apri gli occhi. Vedo qualcosa, dentro a quegli occhioni a metà fra il colore delle foglie e quello del vento.
La mamma poggia le mani sul suo petto, le incrocia, in una strana preghiera; o almeno, così credo.
Di colpo le apre e me le poggia lì, nel nucleo dove sboccia il mio dolore e quasi mi sento soffocare.
Ecco, questa è la medicina.
Che medicina è, mamma?
Si chiama amore: forse ci vorrà un pò, ma vedrai che cancellerà il tuo dolore, quasi del tutto. E rimarrai con in mano il tuo sorriso più bello e un leggero ricordo.