mercoledì 6 febbraio 2013

Quant'è profondo, il cuore.

E' un saggio inerme che cerca la via della soluzione fra la filosofia e l'inconscio.
E' la rete sottile intessuta fra i nostri sogni e i nostri incubi reali.
E' la mania di grandezza, è la sfida fra bambini nel prato all'aperto, è la voglia di ridere e la necessità di piangere.
E' il bisogno di credere in qualcosa di completamente nostro, dopo che gli affetti, i vestiti e i dolori lentamente si consumano e scivolano via.
E' la corsia preferenziale dei nostri pensieri, è la gonna della mamma dietro cui ci rifugiamo quando nessuna mamma ci è vicina, è la gioia del possesso senza ossessione.

- E' un insieme di cose, e il contrario di esse.
                                                 
                                                    E' il confine folle fra gelosia e libertà.