Dammi un pugno, o anche una carezza. Che differenza fa, se non credi di potermi dare sincerità?
Dammi una pena, o regalami una gioia, un fiore appassito, una natura morta, un paesaggio di gelido inverno; non fa differenza, se non ti regali a me.
Scrivimi col sangue, col pensiero, con l'inchiostro nero pece, con la punta delle dita; ma scrivimi.
Raccontami di te, raccontami quello che avresti voluto, dimmi quello che non hai potuto, dimmi come ami,
dimmi come fai ad amare, dimmi come faresti ad amare se non riuscissi a farlo.
Dimmi qualsiasi cosa, sputamelo, gridamelo e uccidimi di parole; ma fallo, regalati a me, dammi il tuo cuore.
Dammi la tua linfa: vitale, pura, sincera.
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